CASA NUOVA O USATA? questo è il dilemma …
Oggi chi ha intenzione do acquistare casa si trova davanti a questo dilemma: meglio una casa NUOVA e USATA?
Certo che così di primo acchito il ragionamento più logico è che si acquista una casa usata il vantaggio è indubbiamente sul prezzo, poi magari con qualche piccolo lavoro la si rende carina e confortevole. D’altro canto se si pensa al nuovo che sarà più costoso, certamente si acquista un immobile costruito con nuovi materiali ed impianti tecnologici avanzati.
Analizziamo i pro e contro:
CASE USATE:
Tenendo conto che dal 2008 il valore di questo tipo di abitazioni ha avuto un importante crollo compreso tra il 30 / 40% , appare già da subito conveniente questo tipo di scelta. Aggiungendo inoltre che oggi rispetto al prezzo proposto si può generalmente spuntare uno sconto mediamente pari al 10%.
Bisogna però tenere in considerazione la condizione dell’immobile, ad esempio: serramenti, impianti idrotermici ed elettrici, pavimenti, lavori condominiali in previsione nel caso di un condominio. Basti soltanto pensare che rifare un bagno costa all’incirca 10.000,00 €.
Posso però usufruire delle agevolazioni dal 50 o 65% per eventuali lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Ovviamente tutti i lavori di miglioria ed abbellimento si possono eseguire solo sulla propria casa e non sulle parti condominiali.
Dal punto di vista fiscale è nettamente più vantaggiosa questa scelta, infatti l’imposta di registro da versare al Notaio contestualmente alla stipula notarile è del 2% o 9% rispettivamente se prima o seconda casa da calcolare sul valore catastale.
CASE NUOVE:
In questo caso proporzionalmente i prezzi sono scesi meno e nel mercato non si trovano veri e propri affari come nel caso di immobili usati.
Oggi le abitazioni di nuova costruzione sono costruite secondo le nuove norme in materia di risparmio energetico e di antisismicità.
Il mercato offre abitazioni realizzate con nuove tecnologie di impianti, con architettura e design moderni e di qualità, con una più razionale e logica distribuzione interna degli spazi, contribuendo così a vivere nel pieno comfort riducendo drasticamente i consumi.
Oltretutto ai sensi del D.Lgs. n. 122 del 2005, chi acquista un immobile da un’impresa costruttrice ha una garanzia postuma decennale sui difetti che potessero manifestarsi sull’abitazione successivamente all’acquisto.
Dal punto di vista fiscale è indubbiamente più onerosa questa scelta, rispetto alla precedente, infatti in questo caso non c’è l’imposta di registro, bensì l’IVA del 4% o 10% rispettivamente se prima o seconda casa da calcolare sul valore di compravendita, imposta da versare all’impresa costruttrice contestualmente alla stipula notarile.
CONCLUSIONI
Le compravendite del 2014 hanno riguardato l’85,7% il mercato dell’usato ed il 14,3% il mercato del nuovo. Dato giustificato dal fatto che a seguito della crisi del settore, le imprese costruttrici stanno costruendo molto meno.
Noi consigliamo gli aspiranti acquirenti a ben ponderare tale scelta, in base alle proprie esigenze famigliari e lavorative ed il tempo che si prevede di vivere nell’abitazione.
Andrea Pesce
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